Fanno parte di questa raccolta di pubblicazioni gli scritti Cateriniani, biografia, iconografia, bibliografia, studi, quaderni cateriniani, quaderni del Centro Nazionale di Studi Cateriniani, quaderni del Centro Internazionale di Studi Cateriniani e molto altro.
S. Caterina da Siena, Dialogo, testo critico G. Cavallini; presentazione T. Radcliffe; prefazione G. Cavallini; introduzione, traduzione in italiano corrente, glossario E. Malaspina, Bologna: Edizioni San Clemente; Edizioni Studio Domenicano, 2017, 1279 pp. (I Talenti; 19)
Caterina da Siena, La verità dell’amore, introduzione, scelta dei testi e note a cura di G. Cavallini, Roma: Città Nuova, 2007, 268 pp. (Spiritualità nei secoli)
L’Orazione (n. 10 nell’ed. Cavallini del 1978) e le 33 Lettere raccolte in queste pagine sono introdotte da Giuliana Cavallini mediante un profilo biografico-dottrinale della santa senese.
Le lettere scelte (146,102, 144, 113, 45, 69, 211, 319, 250, 345, 360, 240, 193, 220, 358, 260, 273, 177, 206, 145, 196, 234, 210, 239, 296, 295, 302, 303, 310, 348, 328, 351, 373) illustrano l’itinerario spirituale di maturazione nell’amore, la sua manifestazione nelle diverse circostanze e relazioni, le varie missioni di carattere pubblico svolte da Caterina. La sezione antologica si conclude con il testo del cap. 134 del Dialogo.
La lettura dei testi cateriniani è agevolata da note che chiariscono il significato di vocaboli meno familiari al lettore di oggi, senza alterare il linguaggio personalissimo di s. Caterina.
Alla fine del volume si riporta il discorso tenuto da Papa Paolo VI per la proclamazione di s. Caterina Dottore della Chiesa Universale (4 ottobre 1970).
S. Caterina da Siena, Il Dialogo della Divina Provvidenza ovvero Libro della divina dottrina, a cura di G. Cavallini, Siena: Cantagalli, 19952, xlviii, 610 pp. (Testi Cateriniani; I)
Nella sua seconda edizione del Dialogo Giuliana Cavallini conferma la validità della struttura originaria del Libro cateriniano da lei messa in luce con l’innovativa edizione del 1968. Alla collazione del codice Casanatense 292 si aggiunge l’apporto di altri testimoni della tradizione manoscritta e le note al testo sono state arricchite di citazioni e spiegazioni linguistiche e dottrinali.
Le Orazioni di S. Caterina da Siena, a cura di G. Cavallini, presentazione di M. I. Castellano, O.P., Siena: Cantagalli, 1993, xiii, 174 pp. (I classici cristiani; 287)
Edizione divulgativa delle Orazioni, a cura di G. Cavallini.
A ciascuna orazione è premessa una breve nota introduttiva. Le Orazioni sono presentate al lettore in ordine cronologico, pur mantenendo la numerazione originaria della edizione critica (1978).
Il volume è completato da una cronologia della vita di s. Caterina e da un indice analitico.
S. Caterina da Siena, Le Orazioni, a cura di G. Cavallini, testo critico italiano-latino a fronte, Roma: Edizioni Cateriniane, 1978, xxvi, 307 pp. (Testi Cateriniani; IV)
Si tratta della prima edizione critica delle 26 Orazioni di santa Caterina raccolte dai suoi discepoli. Viene pubblicato il testo volgare originale e, a fronte, la versione latina: del primo vengono fornite, in apparato, anche le lezioni delle antiche edizioni a stampa,della versione latina vengono fornite soltanto le variantidella tradizione manoscritta.
L’Introduzione illustra le raccolte delle Orazioni di cui abbiamo conoscenza, la collocazione cronologica delle 26 preghiere pronunciate da Caterina, la descrizione dei codici che ne tramandano il testo volgare e latino e i criteri ecdotici seguiti dall’A.
All’Introduzione sono allegate tre Tavole contenenti: nella prima tavola, la ricostruzione dell’Epitaphium di Stefano Maconi, in base alle indicazioni marginali del codice Roma, Archivio della Curia gen. O.P., XIV.24, confrontato con le corrispondenti serie latina e italiana delle Orazionitràdite dal ms. Siena, Bibl. Comun. degli Intronati, T.II.7; nella seconda tavola è presentato il prospetto cronologico delle Orazioni; nella terza tavola sono enumerate le 26 orazioni dell’edizione, con il corrispondente ordine progressivo presente nell’Epitaphium, nei codici e nell’edizione aldina.
Il volume è completato dagli Indici: delle opere citate, scritturistico, delle citazioni delle opere di s. Tommaso d’Aquino e analitico.
Caterina da Siena, Sanguis Christi, pensieri raccolti e ordinati da N. Brancondi, Roma: Edizioni Cateriniane, 1965, 68 pp.
Breve antologia di testi cateriniani relativi al valore redentivo del sangue di Cristo.
G. Cavallini, Caterina da Siena: la vita, gli scritti, la spiritualità, Roma: Città Nuova, 2008, 276 pp.
Il saggio della Cavallini, ora in traduzione italiana (edizione originale: Catherine of Siena, London, Geoffrey Chapman, 1998), presenta il pensiero e la spiritualità di Caterina sulla base dei suoi scritti da lei stessa tradotti e largamente citati. Il testo è preceduto da una Cronologia comparata che svolge parallelamente fatti biografici ed eventi storici che presentano possibili riflessi nella vita della Senese.
Negli otto capitoli di cui consta il volume, dopo la presentazione degli scritti cateriniani, l’A. ne esamina i contenuti, dal concetto della Divinità a quello della dignità dell’uomo intelligente e libero, il Cristo redentore e la Chiesa, la vita sociale: famiglia e politica.
G. Cavallini, Catherine of Siena, London: Geoffrey Chapman, 1998, 163 pp. (Outstanding Christian thinkers)
Lo studio della Cavallini presenta il pensiero e la spiritualità di Caterina sulla base dei suoi scritti da lei stessa tradotti e largamente citati. Il testo è preceduto da una Cronologia comparata che svolge parallelamente fatti biografici ed eventi storici che presentano possibili riflessi nella vita della Senese.
Negli otto capitoli di cui consta il volume, dopo la presentazione degli scritti cateriniani, l’A. ne esamina i contenuti, dal concetto della Divinità a quello della dignità dell’uomo intelligente e libero, il Cristo redentore e la Chiesa, la vita sociale: famiglia e politica.
T. Vanni, Caterina da Siena “Luce intellettual piena d’amore”, Roma: Edizioni Cateriniane, 1975, 296 pp., 53 ill.
Thomas Antonii de Senis «Caffarini», Libellus de Supplemento Legende prolixe virginis beate Catherine de Senis, primum ediderunt G. Cavallini – I. Foralosso, Roma: Edizioni Cateriniane, 1974, lxxii, 446 pp., 4 tavv. (Testi Cateriniani; III)
Prima edizione integrale del testo latino di Tommaso da Siena, detto il Caffarini, un’opera particolarmente importante «non soltanto perché l’autore… vi registrò fatti attinti alla propria esperienza personale, ma anche e soprattutto perché egli ci ha tramandato… un documento di primaria importanza e del quale non possediamo l’originale: i quaderni di fra Tommaso della Fonte, primo confidente e consigliere della Senese».
La trascrizione e il raffronto dei codici è opera di Imelda Foralosso; di Giuliana Cavallini la revisione critica di tutto il lavoro.
Introduce il testo un ampio studio della Foralosso sulla personalità e sull’opera del Caffarini.
Corredano l’opera l’indice delle opere citate, l’indice scritturistico, l’indice geografico, l’indice dei nomi di persone.
G. Papasogli, Sangue e fuoco sul Ponte di Dio, Roma: Edizioni Cateriniane, 1971, 434 pp.
Vivace biografia nella quale, come scrive G. Cavallini nella presentazione, l’autore fa «vivere il personaggio nell’ambiente storico in cui la sua vita si inserisce, ma soprattutto penetra l’anima nelle più segrete profondità per scoprirvi la fonte delle sue azioni».
Una coscienziosa ricerca che tiene presenti i più recenti studi su ogni questione particolare rende la narrazione pienamente attendibile, mentre il titolo esprime in tutta la sua concretezza l’infocato amore pervaso di sacrificio che Caterina, unitamente alla sua dottrina, ha portato alla Chiesa ponte, come Cristo, fra terra e cielo.
Completa l’opera una ricca bibliografia.
L. Bianchi – D. Giunta, Iconografia di S. Caterina da Siena. 1. L’immagine, Roma: Città Nuova, 1988, 2 saggi storico-critici, 600 schede, 606 pp., 1000 ill. in b-n, 32 tavv. color.
Frutto di una ricerca a vasto raggio, questo volume è dedicato all’immagine di s. Caterina da Siena sia isolata, sia nel contesto di figurazioni con altri santi.
L’opera consta di un saggio di L. Bianchi: Il sepolcro di S. Caterina da Siena nella basilica di S. Maria sopra Minerva e un saggio di D. Giunta: L’immagine di S. Caterina da Siena dagli ultimi decenni del Trecento ai nostri giorni, basato sullo studio di 1.200 opere, corredato da 615 schede storico-critiche, illustrazioni in bianco e nero e tavole fuori testo a colori.
La prof. L. Bianchi fa uno studio sulle vicende del sepolcro di s. Caterina da Siena in S. Maria sopra Minerva. E’ «una storia molto affascinante e sempre ottimamente documentata» come afferma Giorgio Petrocchi nella prefazione all’Iconografia, argomento pressoché ignorato dalla critica. L’A. ricostruisce, con ammirevole dottrina e sicurezza di dati documentari e riferimenti stilistici, la storia del sepolcro della Santa, storia che si svolge in cinque fasi, accuratamente studiate dalla Bianchi.
Il saggio di D. Giunta consta di cinque capitoli nei quali l’A. ripercorre le vicende iconografiche della Santa attraverso le varie interpretazioni che ne diedero pittori, scultori, miniatori e incisori dalla fine del XIV secolo al XX. «I diversi aspetti delle rappresentazioni di s. Caterina sono studiati in rapporto alle loro funzioni e alla loro committenza, nei diversi ambiti di cultura e devozionali dai quali dipendono gli attributi che le vennero conferiti». Di ognuno di essi l’A. chiarisce l’origine, il significato e lo sviluppo, interpretando, con riferimenti storici, dottrinali e religiosi, il diffondersi e l’evoluzione del culto e della raffigurazione artistica della Santa in rapporto con le situazioni storico-culturali dei secoli che intercorrono tra la morte di lei e i nostri giorni.
E’ in stampa il II volume di questa opera: Iconografia di S. Caterina da Siena. II. Scene della vita.
L. Bianchi Caterina da Siena nei disegni di Francesco Vanni incisi da Pieter de Jode, prefazione di G. Cavallini, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 1980, 45 pp., xii c. di tav.
Caterina da Siena nei disegni di Francesco Vanni incisi da Pieter de Jode.
E’ una pubblicazione edita per il VI centenario del transito di s. Caterina e, per dimostrare la sua sopravvivenza, intende sottolineare la sua presenza ispiratrice nell’arte. L’iniziativa è del Centro Nazionale di Studi Cateriniani.
Si tratta di un’edizione in fac-simile della più antica Vita illustrata della Santa, stampata a Siena nel 1597, capolavoro di arte grafica dal quale derivarono molte delle opere d’arte successive rappresentanti s. Caterina.
Il testo della Bianchi comprende il saggio storico critico sull’opera del Vanni e del de Jode, i commenti alle tavole e ai disegni, la cronologia della vita di Caterina e un’utile bibliografia.
La pubblicazione è presentata anche in inglese, francese e tedesco.
D. Giunta, La presenza di Santa Caterina da Siena in Roma. Cenni storico-iconografici, Estr. da: «L’Urbe», 3-4 (1979), 6 (1979), Roma: Palombi, 1980, 23 pp., 5 c. di tav.
Nella prima parte dello studio (L’Urbe, 3-4, 1979), fatto un quadro della situazione storica della Chiesa prima e durante il pontificato di Urbano VI, l’A. descrive il soggiorno di Caterina a Roma, dalla chiamata da parte del Papa alla morte, la sua appassionata azione perché si evitasse lo scisma (le numerose lettere da lei scritte in questa circostanza per sostenere l’elezione di Urbano VI), l’offerta della sua vita, l’intensa preghiera.
Nella seconda parte (L’Urbe, 6, 1979) vengono studiate sotto l’aspetto iconografico alcune opere d’arte che illustrano gli eventi storici ai quali la Senese ebbe parte durante il suo soggiorno in Roma.
L’esposizione è arricchita da ampie e numerose note.
G. Anodal, S. Caterina da Siena. Piccola guida bio-iconografica, Roma: Edizioni Cateriniane, 19772, 79 pp., ill. (€ 3,00)
Questa breve biografia di s. Caterina è stata scritta per gli alunni della Scuola Media Italiana invitati a un concorso per ricerche iconografiche. A questo scopo a ogni breve capitolo della vita, tratto dalla Legenda Maior , è illustrato da riproduzioni di opere d’arte. Di esse sono date spiegazioni iconografiche, per facilitare agli alunni il riconoscimento della Santa senese, oltre alle informazioni relative all’autore e al luogo dove si trovano.
D. Catharinae Senensis virginis S.S.mae Ord. Praedicatorum vita ac miracula selectiora formis aeneis expressa Antuerpiae apud Philippum Gallaeum 1603, a cura di L. Bianchi, Roma: Palombi, 1940, xv pp., xxxii c. di tav. (Collezione di antichi testi iconografici; 1)
Nell’introduzione la Bianchi ricorda che questa vita iconografica di s. Caterina fu fatta pubblicare da fra Michele Ofovio di Anversa per celebrare la promulgazione della bolla con cui il Pontefice Clemente VII chiudeva la polemica sulle stimmate di s. Caterina.
Sono 32 incisioni precedute da un ritratto della Santa. Esse appaiono appartenere a Cornelio Galle dalla firma Cornelius Galle che contrassegna la prima e l’ultima, e sembrano derivate da disegni di Jan van der Straet detto Stradanus.
L. Zanini, Bibliografia Analitica di S. Caterina da Siena: 1901-1950, Roma: Edizioni Cateriniane, 1971, 1044 schede, 251 pp.
L. Zanini, Bibliografia Analitica di S. Caterina da Siena: 1951-1975, a cura di M. C. Paterna, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 1985, 1105 schede, 390 pp.
M. C. Paterna, Bibliografia Analitica di S. Caterina da Siena: 1976-1985, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 1989, 668 schede, 284 pp.
M. C. Paterna, Bibliografia Analitica di S. Caterina da Siena: 1986-1990, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 2000, 272 schede, 132 pp.
M. C. Paterna, Bibliografia Analitica di S. Caterina da Siena: 1991-2000, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 2003, 378 schede, 153 pp.
Bibliografia Analitica di S. Caterina da Siena: 2001-2010, Roma: Centro Internazionale di Studi Cateriniani, 2013, 626 schede, 390 pp.
G. Cavallini – D. Giunta, Luoghi Cateriniani di Roma, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 2000, 72 pp., 2 tavv.
In questo volumetto le autrici ricostruiscono con particolare vivacità e agilità il periodo in cui s. Caterina visse a Roma. Si tratta dell’ultimo periodo della vita della Santa, che proprio a Roma, in quella che oggi si chiama “Cappella del Transito”, morì nel 1380.
«Caterina da Siena ha amato Roma come ha amato la Chiesa sposa di Cristo…Di Roma ha condiviso il senso dell’universalità…Può dirsi a buon diritto cittadina di Roma…». Dopo questa premessa e un’ampia cronologia che si protrae fino al patronato d’Europa, la Cavallini descrive il soggiorno romano della Santa.
Dopo la sua morte, nella casa di Via del Papa, Caterina non è stata dimenticata. L’A. descrive quanto è stato fatto in suo onore: il sepolcro nella chiesa della Minerva, la Cappella del Transito, alcune chiese a lei intitolate, fino alla statua marmorea del Messina, sugli spalti della Mole Adriana.
Nella seconda parte D. Giunta fa uno studio accurato, basato su ricerche d’archivio, pubblicazioni e numerosi sopralluoghi per far risorgere una Roma del XIV da una Roma del XX sec. e per determinare l’itinerario seguito da santa Caterina nel suo quotidiano, sofferto cammino dalla casa di Via del Papa a S. Pietro.
Al saggio sono unite due piantine di Roma, due tavole fuori testo e un’ampia bibliografia.
Il volumetto si pregia di un ricco apparato di riproduzioni fotografiche a colori e in bianco e nero.
G. Cavallini, Things visible and invisible. Images in the Spirituality of St. Catherine of Siena, translated by sister M. Jeremiah, New York: Alba House, 1996, xv, 139 pp.
Things visible and invisible. Images in the spirituality of St. Catherine of Siena
Traduzione inglese del saggio Le cose visibili e invisibili, Quaderni Cateriniani 5, Roma: Edizioni Cateriniane, 1963
G. Cavallini, S. Domenico e i suoi Frati nella spiritualità di S. Caterina da Siena, Napoli-Bari: Editrice Domenicana Italiana, 1993, 150 pp.
Il carisma domenicano, vitalmente inserito nelle problematiche del Trecento, è illustrato da Caterina da Siena con profonda empatia spirituale; in questo saggio Giuliana Cavallini raccoglie le riflessioni di Caterina documentandole attraverso l’Epistolario – specialmente nelle lettere dirette a frati domenicani – e anche dal Dialogo.
Caterina da Siena, La città prestata. Consigli ai politici, a cura di G. Morra, Roma: Città Nuova, 1990, 168 pp.
A partire da una lettera con cui santa Caterina (Lettera 123) scriveva ai governanti della sua città «con desiderio di vedervi uomini virili e non timorosi, governatori della città propria e della città prestata», l’impegno a servizio del bene comune nella città è proposto come imprescindibile dovere del cittadino e definisce i limiti della politica, che è sempre un mezzo e non il fine: la realtà politica è infatti, per Caterina, una “città prestata”, mentre ognuno ha la responsabilità della propria anima in quanto “città propria”.
Il pensiero cateriniano è illustrato dall’A. mediante un’antologia di 27 brani di lettere di s. Caterina, ciascuno dei quali è introdotto da un corsivo che ne contestualizza il contenuto. Il messaggio delle lettere trascende il momento in cui esse furono scritte e sollecita le coscienze a una rinascita interiore che permetta di agire nella politica in coerenza con i valori cristiani, con vero spirito di servizio e senza sterili settarismi (Lettera 268).
G. Anodal, Il linguaggio cateriniano. Indice delle immagini, Siena: Cantagalli, 1983, xii, 92 pp. (Testi Cateriniani; V)
S. Caterina da Siena incarna il suo messaggio e la sua esperienza intima in un linguaggio ricco di immagini, simboli e metafore. Le sue espressioni non sono sempre di immediata comprensione anche per il vernacolo senese con cui spesso si esprimono.
L’indice analitico curato dalla Anodal consente di penetrare in questa rete di simboli: l’autrice ha raccolto in ordine alfabetico le immagini usate da s. Caterina nell’Epistolario, indicandone i diversi significati e le Lettere nelle quali esse si trovano, rendendo così più facile la consultazione e il confronto tra i vari contesti nei quali sono adoperati dalla Santa.
L’indice è costruito con criteri letterari piuttosto che dottrinali, consente tuttavia, attraverso certe parole chiave di intravedere la ricchezza della spiritualità della Senese.
G. Cavallini, La verità nell’ascesi cateriniana, pp. 1-22 – Sr. Maria Degli Angeli Gambirasio, O.P., La via della verità come irradiazione apostolica, Roma: Santa Sabina, 1975, pp. 23-40 (pro-manuscripto)
J. Rupp, Caterina e Teresa, dottori per il tempo nostro, trad. italiana di R. Seneci, Roma: Edizioni Cateriniane, 1973, 223 pp.
Traduzione italiana del libro Docteurs pour nos temps, Catherine et Thérèse (Paris, Lethielleux, 1971) in cui Jean Rupp, arcivescovo di Monaco Principato, illustrava il significato e l’attualità del titolo di Dottori della Chiesa riconosciuto da Paolo VI (1970) a Caterina da Siena e Teresa d’Avila.
L’A. presenta in Caterina “l’architettura della fede”, segnalandone quattro temi di particolare attualità nel mondo moderno, quali“la semplicità dello straordinario”, il “mistero del popolo di Dio”, la solidarietà che deve unire tutti i cristiani, l’apostolicità come caratteristica della Chiesa romana e universale, in cui il Vicario di Cristo rende visibile il Capo del Corpo mistico; per quanto riguarda quest’ultimo punto, temi come “Roma e la collegialità” e “il compito ecumenico di Roma” sono trattati dall’A. con particolare passione e concretezza.
Di Teresa d’Avila l’A. presenta “la scienza dell’Amore”, delineandone la dottrina in quattro punti: “Umanesimo evangelico”, “Intercessione razionalizzata”, “Realtà dell’anima e psicologia del profondo”, “Sponsali divini secondo la Bibbia”.
Un capitolo conclusivo del volume è infine dedicato a “I nuovi dottori e i paesi dell’Est”, con pagine in cui l’A. dalla propria esperienza ecumenica e dalla storia ecclesiastica e politica dell’Europa orientale attinge molte sollecitazioni circa l’attualità di Caterina e Teresa in quelle terre.
A. Negri, S. Caterina da Siena, Quaderni Cateriniani 1, Roma: Edizioni Cateriniane, 1948, pp. 59 (1961², pp. 55).
Come scriveva don Giuseppe De Luca nella premessa, questo breve profilo è testimonianza dell’angoscia spirituale della Scrittrice la quale, pur avendo trovato Dio, «tra la battaglia interiore non era intrepida se non a prezzo di trepidazioni senza fine. Perciò, santa Caterina l’avvinceva; da ciò nascono queste sue pagine».
L. Tincani, S. Caterina da Siena per la Chiesa e per il Papa, a cura di G. Cavalllini, Quaderni Cateriniani 2, Roma: Edizioni Cateriniane, 1977 (3a ed.), 12 tavv. f.t., pp. 105.
Terza edizione di un saggio, pubblicato nella stessa collana nel 1962 (senza il nome dell’Autrice) e poi nel 1963, con prefazione di P. Luigi Ciappi O.P. Giuliana Cavallini ne cura la terza edizione a pochi mesi dalla morte della Tincani, nel sesto centenario del ritorno del Papato da Avignone a Roma.
Il volumetto contiene 12 tavole fuori testo tratte dalla Vita di santa Caterina incisa e stampata nel 1597 da Pietro de Jode di Anversa a partire dai disegni del pittore senese Francesco Vanni; chiude il volumetto una breve “Nota sulle illustrazioni”di Lidia Bianchi.
A.M. Balducci, Massime di reggimento civile di S. Caterina da Siena, Quaderni Cateriniani 3, Roma: Edizioni Cateriniane, 1971 (1947), pp.161.
Dalle lettere indirizzate da Caterina da Siena agli uomini di governo del suo tempo, di cui sono riprodotti i testi nella seconda parte del volume, l’A. illustra la concezione cateriniana della società civile.
Alla luce delle verità di fede e con attenzione alle realtà storiche e politiche del suo tempo Caterina comunicava le sue riflessioni sulla dignità e libertà umana, sulle responsabilità dell’uomo di governo, sui grandi temi della giustizia, del bene comune e della pace fra i popoli.
A.M. Bagnara, Caterina mamma dolcissima, Quaderni Cateriniani 4, Roma: Edizioni Cateriniane, 1963, pp. 93.
Caterina direttrice ed educatrice di anime è il tema trattato dall’A. La senese dapprima conquista le anime, poi ne diviene direttrice spirituale: le sue conquiste sono spiegabili solo con la potenza della vita interiore caratterizzata da una spiritualità eminentemente domenicana cui sono peculiari l’intellettualità e la semplicità. In lei la fede, la pietà, l’insegnamento hanno concretezza molto viva e realismo molto efficace perché, secondo lo spirito domenicano, il centro della sua vita spirituale è Gesù Cristo, il Verbo fatto carne: infatti tutta la sua attività si richiama di continuo alla considerazione del Crocifisso.
L’intensità della contemplazione intellettuale la porta alle più profonde altezze mistiche, nonostante la sua straordinaria opera apostolica da lei ritenuta necessaria per solidarietà umana: è in verità una mistica sociale a ciò portata anche dal suo carattere.
Invitando al “cognoscimento di sé” Caterina descrive, alla luce dell’insegnamento di s. Tommaso, la vita interiore e le operazioni per giungere a virtù, dimostrando che la perfezione consiste nella conformità alla volontà di Dio. Come poi fioriscano le virtù e tutte si unifichino nell’ambito della carità lo spiega nel cap. X de Il Dialogo e in altri passi delle Lettere spiega pure quanto sia difficile la conquista di queste virtù e quali siano i mezzi per arrivare al superamento di sé, primo fra tutti l’amore e l’imitazione di Gesù Crocifisso.
L’A. conclude il suo studio sostenendo che a Caterina non manca alcuna delle qualità proprie del direttore di spirito: direttore alla domenicana che va all’essenza delle cose.
G. Cavallini, Le cose visibili e invisibili, Quaderni Cateriniani 5, Roma: Edizioni Cateriniane, 1963, pp. 151.
In questo “Quaderno”, come avverte la premessa, non si troverà «nient’altro che fantasia, una fantasia che si è compiaciuta di ricreare liberamente le circostanze che possono aver fatto sorgere nella mente di Caterina qualcuna delle molte immagini di cui si avviva il suo dire».
Esso è offerto a coloro che non osano affrontare la lettura dei testi cateriniani, come un aiuto ad avviarsi «per le acque limpide della dottrina cateriniana, a quella “fonte della prima Verità” dove l’anima, mirandosi nell’Amore che l’ha creata e redenta, conosce la propria bellezza e dignità e se ne innamora».
Di questi scritti la Cavallini riporta nel suo testo alcuni brani, dandone l’esatta citazione per chi volesse approfondirne la conoscenza.
M. Brancondi, La via delle dolci pene secondo S. Caterina da Siena, Quaderni Cateriniani 6, Roma: Edizioni Cateriniane, 1966, pp.137.
Ampio e approfondito commento delle Lettere 249, 4, 260, 38, 354, 81 scritte dalla Santa a persone – diverse per condizione sociale e per situazione spirituale – colpite dalle tribolazioni più varie della vita. Sono, secondo l’A., le più significative tra le molte dell’epistolario che trattano del dolore nei suoi molteplici aspetti e «dell’arte di trasformarlo in strumento di virtù e in esercizio di pazienza, fino a raccogliere il frutto di gioia».
G. Card. Ferretto, S. Caterina da Siena e l’apostolato dei laici, Quaderni Cateriniani 7, Roma: Edizioni Cateriniane, 1968, pp. 85.
Omelia pronunciata nella basilica di S. Domenico in Siena il 30 aprile 1966. Il raffronto tra gli insegnamenti lasciati da s. Caterina e quelli di alcuni documenti del Concilio Vaticano II dimostra come la Santa possa essere considerata un modello di apostolato dei laici.
Lo confermano mirabilmente la vita familiare, lo zelo caritativo, la maternità spirituale esercitata sui discepoli, l’eroica azione svolta in seno alla Chiesa e per la Chiesa.
I testi cateriniani pubblicati in appendice sono passi delle Lettere (ed. Misciatelli, 1913) e de Il Dialogo (ed. Cavallini, 1968).
G. D’Urso, Il genio di S. Caterina. Studi sulla sua dottrina e personalità, Quaderni Cateriniani 8, Roma: Edizioni Cateriniane, 1971, pp.192.
Il D’Urso raccoglie in questo volume alcuni suoi scritti già pubblicati in varie riviste e oggi irreperibili. «Sono stati scelti – scrive l’A. nella nota giustificativa del volume – sia perché sono tra i più ricercati, sia per una certa affinità di tema: tutti infatti tendono a mettere in luce la personalità della Santa, nella sua evoluzione, nel suo linguaggio scritto, nel suo pensiero».
AA.VV., Inquadramenti storici, Quaderni Cateriniani 9, Roma: Edizioni Cateriniane, 1975, pp.133.
Questo “Quaderno”, con i suoi cinque studi originali, prospetta in una valida e realistica dimensione l’ambiente storico in cui s. Caterina operò, perseguendo un’altissima missione di pace, e di questa approfondisce lo spirito animatore ed esamina singolari aspetti nei rapporti della Senese con personalità e gruppi religiosi del tempo.
Indice degli interventi
– P. Brezzi, L’azione politica di S. Caterina da Siena nella storia del suo tempo
– G. Petrocchi, La pace in S. Caterina da Siena
– P. E. di Rovasenda, O.P., Sette lettere a una regina
– A. Baglioni, S. Caterina da Siena e l’Ordine della Certosa
– M. Jervolino, I viaggi di S. Caterina
AA.VV., Caterina, l’uomo, la società, Quaderni del C.N.S.C. 1, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 1986, 2 tavv. f. t., pp. 139.
E’ il primo dei “Quaderni del Centro Nazionale di Studi Cateriniani” che si propone di pubblicare le conferenze tenute nel ciclo annuale dei “Mercoledì Cateriniani”1985.L’argomento centrale è l’uomo e la società nell’ottica cateriniana. Intorno ad esso vengono trattati temi consueti e aspetti insoliti della mentalità e della vita del secolo XIV.
Indice degli interventi:
F. Sisinni, Umanesimo Cateriniano: riflessioni e suggestioni
M. Pedini, S. Caterina da Siena ed Erasmo da Rotterdam: un dibattito sulla libertà
R. Jervolino Russo, S. Caterina da Siena e la famiglia, « comunità di amore »
P. G. D’Urso, O.P., Tradizione e ispirazione carismatica nelle attività
caritative di S. Caterina da Siena e nelle associazioni del suo tempo
U. Morandi, La società senese del Trecento e l’apostolato di S. Caterina
P. E. di Rovasenda, O.P., L’intuizione cateriniana del carisma di S. Domenico
D. Giunta, La prima processione in Siena con la reliquia della Testa diS. Caterina: tradizione, storia, iconografia
AA.VV., Maria, Caterina ed altri, Quaderni del C.N.S.C. 3, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 1989, pp. 154.
Questo “Quaderno” raccoglie le conferenze tenute nei “Mercoledì Cateriniani” del 1988.
Esso è inteso come contributo alle manifestazioni dell’Anno Mariano che ripropone
al mondo la figura di Maria, madre e modello di ogni creatura umana.
Indice degli interventi:
O. L. Scalfaro, Spunti mariani nell’Epistolario di Santa Caterina da Siena
P. B. G. Boschi, O.P., Figure profetiche di Maria nell’Antico Testamento
F. Gastaldelli, San Bernardo e l’Immacolata Concezione
G. Petrocchi, La « Vergine Madre » di Dante
P. E. di Rovasenda, O.P., La Madonna negli scritti del beato Enrico Susone
G. Cavallini, Maria nella prospettiva cateriniana
A. Cortesi, O.P., Maria, poeta delle meraviglie di Dio in Santa Caterina
L. Grygiel, Il culto mariano in Polonia
P. R. Spiazzi, O.P., Da santa Caterina da Siena alla Theotòkos sulla via di Nazaret
AA.VV., Francesco e Caterina, Quaderni del C.N.S.C. 5, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 1991, pp. 207.
In questo “Quaderno” si pubblicano le conferenze dei “Mercoledì Cateriniani” del 1990.
In esse viene proposto un ripensamento delle figure dei due Santi Patroni d’Italia, in occasione del cinquantenario della loro proclamazione, nel quadro delle note che li accomunano, pur nella diversità del clima storico e delle vicende che segnarono la loro vita.
Indice degli interventi:
S. Mattarella, San Francesco e Santa Caterina, da cinquant’anni Patroni d’Italia
G. Bonicelli, Perché Patrona d’Italia
G. Venturi, Uno sguardo retrospettivo
D. Mongillo, O.P., Amore alla Chiesa anche nelle situazioni difficili
. F. Cardini, La Crociata nel pensiero e nella spiritualità di San Francesco e
di Santa Caterina
E. Pasztor, Vicende della Chiesa, vicende d’Italia
S. Accardo, San Francesco nella Commedia e nel Dialogo
T. M. Piccari, O.P., La «poesia» della Fede in Caterina e Francesco
G. Cavallini, La natura e l’uomo
G. Cerafogli, O.F.M., Il sangue di Cristo crocifisso in San Francesco e in Santa Caterina
A. Oliva, O.P., Per una «casa comune» di verità e di trasparenza: S. Caterina oggi ai giovani
M. J. Castellano, O.P., Sulle orme di Francesco e di Caterina: vedere il mondonella luce di Cristo
AA.VV., Caterina e il mistero di Cristo, Quaderni del C.N.S.C. 6, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 1998, pp. 128.
Il ciclo di conferenze contenuto in questo “Quaderno” viene nel clima particolare dell’anno 1997, 650° della nascita di s. Caterina e primo del triennio di preparazione al Grande Giubileo del 2000, con l’intento di offrire alcune riflessioni sui grandi temi proposti e mettere in evidenza la loro penetrazione e risonanza nell’anima di Caterina.
Indice degli interventi:
F. Sisinni, S. Caterina e il Giubileo
D. Mongillo, O.P., Cristo-Via
G. Cavallini, Cristo-Verità
E. Ascoli, O.P., Cristo-Vita
G. Dalla Torre, Cristo in terra
M. G. Bianco, La Chiesa è esso Cristo
G. M. Cottier, O.P., Cristo e le Religioni
M. G. Maestroni, O.P., Gesù è salvezza e salute: esperienza di Caterina
AA.VV., Caterina madre e maestra, Quaderni del C.N.S.C. 11 – 12, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 2003 – 2004, pp. 69.
Il “Quaderno” n. 11-12 presenta le quattro conferenze che, negli anni 2003-2004, si sono affiancate alla Lectio del Dialogo, riportando l’animo degli Amici dei Lunedì Cateriniani direttamente alla figura di Caterina da Siena.
I conferenzieri ci introducono, con la loro personale introspezione, su tematiche cateriniane quanto mai attuali per una conoscenza e una intelligente sequela della Senese. Il lettore avvertirà che il loro “dire Caterina” è suggello del loro essere e del loro vivere. Con uguale immediatezza, essi hanno passato la loro personale esperienza di Caterina nel contesto dell’argomento loro affidato, evidenziando la personalità, l’animo e l’azione della Senese. Ci appare, così, non solo l’immagine di Caterina nei temi specifici studiati ed espressi, ma ci viene da loro indicata la strada da fare per essere suoi imitatori, oggi.
Questo Quaderno esce nove mesi dopo la morte di Giuliana Cavallini, la discepola amorevole e illuminata di Caterina, l’animatrice provvida del nostro Centro, la compagna intelligente dei nostri studi.
A Lei il nostro pensiero riconoscente, l’affetto del nostro sentirla con noi e del nostro sentirci con lei fratelli e sorelle nella sequela di Caterina. A Lei affidiamo l’espressione viva della nostra volontà di continuare il suo cammino di studio, di approfondimento, di trasmissione del pensiero e della missione di Caterina da Siena.
AA.VV., Sotto quella bianchezza del pane, Quaderni del C.N.S.C. 13, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 2006, pp. 148.
Il numero 13 dei “Quaderni del Centro Nazionale di Studi Cateriniani” – Sotto quella bianchezza del pane troverete la carità mia e del prossimo vostro – raccoglie alcune delle conferenze dei ‘Mercoledì Cateriniani’ tenutesi a Roma nel 2005, proclamato da Giovanni Paolo II ‘anno dell’Eucaristia’. I diversi contributi sono quasi tutti incentrati sul tema dell’Eucaristia e del sacerdozio, considerato nel suo particolare rapporto con il sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo. Perpetuo memoriale della sua Passione e Risurrezione e viatico per il pellegrinaggio terreno, esso è analizzato alla luce degli scritti cateriniani, di cui i relatori ci offrono approfondimenti, confronti con altri autori (soprattutto s. Agostino e s. Tommaso d’Aquino), sottolineature e suggestioni personali. In questo concerto di riflessioni non manca l’apporto della raffigurazione artistica, che, a suo modo, riflette e media il pensiero e l’amore di Caterina per il mistero eucaristico.
La sequenza dei contributi si apre con il ricordo, nella ricorrenza del primo anniversario della morte, di Giuliana Cavallini, insigne studiosa cateriniana e prima direttrice del Centro Nazionale di Studi Cateriniani.
Il quaderno contiene interventi di Elena Malaspina: Giuliana e Caterina; Card. Georges M. Cottier o.p.: La lettera enciclica “Ecclesia de Eucaristia” nel suo rapporto con la Chiesa; don Massimo Musso: L’ Eucaristia e le esperienze mistiche di Caterina da Siena; Elena Malaspina: L’Eucaristia nel Dialogo cateriniano; Francois-Marie Lethel o.c.d.: Eucaristia e sacerdozio in Caterina da Siena; Diega Giunta: Riflessi cateriniani ne “il Trionfo dell’Eucaristia” di Giuseppe Salerno; Maria Grazia Bianco: Cristo rivela il Padre; Edda Ducci: Nel mezzo del prossimo o il prossimo come mezzo; Anny Palliampikunnel: L’Eucaristia nel vissuto quotidiano. Ogni intervento è corredato da testi esemplificativi e da note e si offre come strumento di studio e di approfondimento per ognuno che desideri riflettere sul mistero e le sue implicazioni alla luce degli insegnamenti di questo dottore della Chiesa sempre attuale che è Caterina da Siena.
AA.VV., La “Deus Caritas Est” in Caterina da Siena, Quaderni del C.N.S.C. 14, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 2008, 174 p., 8 p. di tav. f.t.
Preziosi tasselli di un’unica armonica composizione musiva risultano gli interventi al ciclo di conferenze dei “Mercoledì Cateriniani 2006” sul tema “La Deus Caritas est in Caterina da Siena”, raccolti e pubblicati dal Centro Nazionale di Studi Cateriniani nel presente «Quaderno 14».
Studiosi e cultori appassionati della Senese squadernano ed offrono alla riflessione del lettore la qualità e lo spessore delle consonanze esistenti tra i contenuti dell’Enciclica di Benedetto XVI e l’insegnamento di Caterina da Siena, Dottore della Chiesa.
Consonante che hanno il loro fondamento e la loro scaturigine dall’essenza stessa di Dio «Deus Caritas est – Dio è Amore» (1 Gv 4, 16); consonanze che trovano vita attuazione nella libera collaborazione dell’uomo totale – uomo e donna -, segnato dall’indelebile ‘orma divina’ di Dio-Trinità.
“Amore” è la natura di Dio, afferma l’evangelista Giovanni, e materiata d’amore è la natura dell’essere creato, insegna l’Eterno Padre a Caterina:
L’anima non può vivere senza amore, ma sempre vuole amare alcuna cosa per amore, perché ella è fatta d’amore ché per amore la creai (Dialogo, LI).
«Siamo al centro della fede cristiana» e necessariamente siamo al cuore «della vocazione cristiana» (Deus Caritas est, 1). Luna e l’altra ci impegnano a riamare Colui, che, costretto soltanto dall’amore a crearci; esige il dovuto contraccambio nell’amore del nostro simile, anch’esso sua immagine e sua fattura.
E a questo scopo l’amore del prossimo è iscritto dal Creatore nella stessa natura dell’uomo (Deus Caritas est, 31); e non può essere altrimenti – insegna il Signore a Caterina -, perché l’amore di me e del prossimo è una medesima cosa, e tanto quanto l’anima ama me, tanto ama lui, perché l’amore verso di lui esce da me (Dialogo, VII).
Roma 2 febbraio 2008
Diega Giunta
AA.VV., Caterina da Siena a Roma, 630° anniversario dell’arrivo (1378-2008), Quaderni del C.N.S.C. 15, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 2008, 196 p., 8 p. di tav. f.t.
Il “Quaderno” contiene contributi di:
– Marco Bartoli
– Diega Giunta
– Antonio Volpato
– Elena Malaspina
– Ludovico Cartotti Oddasso
– Francesca Caterina Rossi
– Maria Gerarda Schiavone
– Francesco Sisinni
– Francesco Ricci
– Alberto Viganò o.p.
– François-Marie Léthel ocd
– Maria Grazia Bianco
La scelta del tema “Caterina da Siena a Roma” per i Mercoledì Cateriniani 2008 è stata dettata da una coincidenza significativa, almeno per “gli addetti ai lavori”: l’approssimarsi del 630° anniversario dell’arrivo di Caterina da Siena a Roma – 28 novembre 1378 – e il compiersi di un vivo desiderio della Direzione del Centro di Studi Cateriniani, quello di poter offrire ai Soci e agli Amici l’annuale ciclo di conferenze in una sala della propria Sede, trasferita dal 2003 nell’edificio che fu l’ultima dimora terrena di Caterina da Siena.
Consumatosi lo scisma (20 settembre 1378) – il Grande Scisma d’Occidente (1378-1417) -, che per quasi quarant’anni terrà divisi Chiesa e Stati europei in due obbedienze, il legittimo pontefice, Urbano VI (1378- 1389), vuole al suo fianco Caterina da Siena, che egli aveva conosciuta ed apprezzata durante il soggiorno di lei in Avignone. Da parte sua la Santa aveva subito attestato per iscritto la sua obbedienza a colui che, eletto con votazione “ordinata”, era e restava il legittimo “Cristo in terra”, nonostante il ripensamento del collegio cardinalizio che gli aveva opposto l’antipapa Clemente VII (1378-1394).
Caterina prega e fa pregare, offre consigli e suggerimenti preziosi nella difficile impresa di ricomporre nella Chiesa e nell’Europa cristiana unità e pace. Azione che più efficacemente può esplicare una volta giunta a Roma, su esplicito invito di Urbano VI, e che ha il suo culmine nell’offerta della propria vita.
Nella sequenza di sette incontri particolare risonanza acquistavano, nei luoghi in cui Caterina operò e trascorse l’ultimo periodo della sua vita, la puntualizzazione storica e la ricostruzione delle iniziative della Santa, fondate sempre sulla carità, pur nella ricerca e nello svelamento appassionato e forte della verità.
La lettura di passi dalle Lettere e l’ascolto meditato di alcune Orazioni, da lei pregate nelle drammatiche giornate dello scisma, Sono risuonati con particolare intensità tra le mura dell’ultima dimora romana di Caterina e hanno offerto uno squarcio illuminante sulla partecipazione intima e accorata di lei, che operava, faticava e si offriva vittima per la Chiesa e per l’Europa cristiana, che desiderava vedere riunite nelI’obbedienza al legittimo Vicario di Cristo.
L’anno 2008 ha definito anche il cambiamento di denominazione della nostra Associazione: da Centro NaionaIe a Centro Internazionale di Studi Cateriniani.
Il cambio di denominazione implicherebbe una nuova titolazione alla collana che annualmente ospita i contributi dei vari relatori, tuttavia, poiché lo svolgimento dei “Mercoledì Cateriniani 2008” è avvenuto tra l’una e l’altra fuse del cambiamento, si è ritenuto opportuno mantenere viva ancora per quest’anno la titolazione «Quaderni del centro Nazionale di Studi Cateriniani». Il presente costituisce, quindi, il Quaderno 15 ed ultimo della serie.
Un vivo ringraziamento al dott. Ludovico Cartotti Oddasso, Socio e membro del Consilio Direttivo del CISC, per il suo contributo alle spese di stampa.
Roma 1° novembre 2008
Diega Giunta
AA.VV., La spiritualità apostolica di Paolo in Caterina da Siena, Quaderni del C.I.S.C. 1, Firenze: Nerbini, 2009, 266 p., [4] c. di tav. : ill. color.
AA.VV., Caterina da Siena e Roma, Quaderni del C.I.S.C. 2, Firenze: Nerbini, 2010, 86 p.,
AA.VV., La donna negli scritti cateriniani: dagli stereotipi del tempo all’infaticabile cura della vita, Quaderni del C.I.S.C. 3, Firenze: Nerbini, 2011, 213 p.
AA.VV., Il servizio dottrinale di Caterina da Siena, Quaderni del C.I.S.C. 4, Firenze: Nerbini, 2012, 213 p.
AA.VV., Caterina da Siena e la dottrina sociale della Chiesa, Quaderni del C.I.S.C. 5, Firenze: Nerbini, 2013, 130 p.
G. Cavallini, Profilo cateriniano. Dal fondamento all’azione, a cura di D. Giunta, Quaderni del Centro Internazionale di Studi Cateriniani. Nuova serie, 1/I-III, Roma: Campisano Editore, 2016, 3 volumi (472, 365, 362 p., ill. color.) ( 3 volumi indivisibili)
Il Quaderno del CISC Profilo cateriniano. Dal fondamento all’azione offre, in dodici sezioni tematiche, 108 titoli degli scritti minori di Giuliana Cavallini, editi tra il 1949 e il 2004. L’autrice delinea il profilo umano e spirituale, dottrinale e operativo di Caterina da Siena, centrato sull’insegnamento del Cristo: Tu sei quella che non sei; io, invece,Colui che sono (Vita § 92). «Da qui per Caterina» scrive D. Giunta «la comprensione sempre più profonda del rapporto Creatore-creatura, formulato in quel “cognoscimento di Dio in sé e cognoscimento di sé in Dio”, che è intelligenza amorosa della verità di Dio sull’uomo, ossia della verità di quel Dio così divinamente innamorato della creatura pensata che nemmeno l’eventuale sua disobbedienza Lo esime dal darle forma vitale. Per tale fuoco d’amore, “condito” di ineffabile misericordia, Dio Padre … alla creatura ribelle, ricreata a grazia dal sangue redentore del Figlio, ridona “la chiave dell’obbedienza”», da lei gettata «nel fango e schiacciata con il martello della superbia».
P. Nardi, Caterina Benincasa e i «Caterinati». Studi storici, Quaderni del Centro Internazionale di Studi Cateriniani. Nuova serie, 2, Roma: Campisano Editore, 2018, 244 p.
Con questa raccolta di studi, per lo più inediti o, se editi, largamente rielaborati e fondati su nuove ricerche archivistiche e sulla più recente bibliografia, si intende contribuire ad una conoscenza più approfondita della famiglia di Caterina Benincasa e di taluni ambienti nei quali si affermò la sua vocazione e si diffuse il culto per la “beata Caterina”prima della sua canonizzazione, delineando con maggiore precisione alcune figure tra le più rappresentative di “caterinati”, seguaci e discepoli che continuarono a venerarla anche dopo il suo “transito”, o più semplicemente di personaggi, anche meno noti, destinatari delle sue epistole, per poi accennare a personalità che, nel corso dell’ultimo secolo, si sono distinte nel celebrare con opere e iniziative diverse la santità della Vergine senese.
Caterina da Siena e la vita religiosa femminile. Un percorso domenicano a cura di Pierantonio Piatti, Quaderni del Centro Internazionale di Studi Cateriniani. Nuova serie, 3, Roma: Campisano Editore, 2020, 472 p.
Questo volume costituisce un nuovo e importante contributo volto ad approfondire la figura di Caterina da Siena nel più ampio contesto della vita apostolica femminile. Dal primo cristianesimo ad oggi la sequela Christi muliebre si è manifestata in forme diverse, ma con costanti polarità: la conciliazione tra vita contemplativa e vita attiva, tra ubbidienza e libertà, tra stanzialità e missione, tra soggezione e autonomia, tra clausura e presenza nel mondo e nella storia. La formazione dei Terzi Ordini regolari è la risposta che il periodo basso medievale ha saputo dare al desiderio di evangelizzazione e impegno spirituale di tutte quelle donne che non potevano accedere al precedente istituto monastico o non lo ritenevano conforme al proprio ideale. L’età moderna dà inizio a un “terzo stato” che risponde agli stessi ideali con forme e finalità diverse, pur non dimenticando il modello universale rappresentato dalla grande Caterina da Siena.
La via Crucis con S. Caterina da Siena, Roma: Centro Nazionale di Studi Cateriniani, 1982, pp. 35.
Piccola ma preziosa pubblicazione preparata da G. Cavallini su richiesta dell’Ufficio per le Cerimonie Pontificie per la “Via Crucis” presieduta da S.S. Giovanni Paolo II al Colosseo, il Venerdì Santo del 1981.
Testi biblici e cateriniani accompagnano e illuminano le stazioni della Passione di Cristo e costituiscono occasione di riflessione e di preghiera.
La pubblicazione è disponibile anche in lingua inglese con il titolo: The Way of the Cross with St. Catherine of Siena.
W.R. Bonniwell O.P., La Cieca della Metola. Beata Margherita di Città di Castello Terziaria Domenicana, trad. it. di Carlotta Paterna, Roma: Edizioni Cateriniane, 1976 (3 ed.), pp. 169.
Era conosciuta nella storia domenicana ed anche nelle memorie storiche di Città di Castello (Umbria), come in quelle della Valle (Metola, Mercatello, S. Angelo in Vado) la figura della beata Margherita, Terziaria Domenicana, nata nel 1287, morta nel 1320, che oltre all’esercizio delle più eroiche virtù, per cui la Chiesa l’ha elevata all’onore degli altari, questo ha di speciale: di essere nata cieca, vissuta cieca fino alla morte, e di aver saputo ciò nonostante camminare sicuramente e speditamente per le vie della più eccelsa santità.
Tale storia era conosciuta; non però così bene come, dietro accurate ricerche, ha potuto e saputo presentarla il Padre William R. Bonniwell O.P., autore della presente Vita.
La nuova biografia della Beata è veramente un gioiello di letteratura e di critica storica. E’ stata scritta dall’autore, che è un Padre Domenicano americano, in inglese, naturalmente. Ecco perché la Direzione delle “Edizioni Cateriniane” si è data premura di farla tradurre in italiano, a glorificazione della Beata, a edificazione di tutti.
Baloneus Astur, Colomba da Rieti. “La seconda Caterina da Siena” 1467-1501, Roma: Edizioni Cateriniane, 1967, pp. 322.
Colomba da Rieti (1467–1501) fu detta la sorella minore di s. Caterina da Siena per l’affinità con la Senese, affinità notata dai suoi stessi contemporanei. Dapprima a Rieti frequentò la congregazione domenicana “Penitenza di S. Domenico”. Poi attratta da una misteriosa chiamata interiore, andò a Perugia dove ebbe una missione di pace in un periodo di discordie civili e quella pure di fondare nella cittadina un monastero cui dette il nome di S. Caterina cercando di infondere nella comunità lo spirito della Santa e raccomandando in particolare la vita apostolica.
La somiglianza con s. Caterina non sta tuttavia principalmente in questi motivi un po’ esteriori, bensì in una così forte attrattiva spirituale per s. Caterina che in termini psicologici si può definire “identificazione”. Tenendo presente questa disposizione interiore e le analogie di condizione e di genere di vita, non meraviglia riscontrare nella Legenda della b. Colomba, scritta da fra Sebastiano Agnesi di Rieti, episodi analoghi a quelli che si leggono nella Legenda Maior di s. Caterina.
L’analogia con s. Caterina non è un’imitazione che manca di spontaneità e di autenticità bensì l’assimilazione di uno spirito che si adatta alle diverse e mutate circostanze di tempo e di vita, come effettivamente lo provano le diverse vicende della beata, simile invece a Caterina per l’amore assoluto verso Dio, la fame di cibo eucaristico, l’abbandono alla provvidenza, l’amore verso i fratelli.
Dal portale XDAMS è possibile scaricare libri antichi o altre pubblicazioni di interesse cateriniano.